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Beni Culturali, © D 2011

I volontari di protezione civile indossano una uniforme che ci rende facilmente riconoscibili. Nello stesso tempo questa stessa uniforme è nettamente diversa da quella delle altre nostre forze istituzionali (Vigili del fuoco, Forze Armate, Forze di Polizia, Corpo Forestale dello Stato, ecc...), a ribadire anche "visivamente" che i ruoli sono differenti.

Sia sul giaccone che sul giacchino la bandiera indica lo stato europeo di appartenenza del volontario, ma si può ricavare anche la regione e il comune di provenienza. In alcuni casi i volontari possono vestire una pettorina, con scritta di identificazione sul retro.

I colori sono scelti in modo tale da rendere assai visibile la persona, da lontano e pure in sola presenza del cono di luce prodotto da un faro o una torcia (strisce catarifrangenti). Insomma, si tratta di indumenti che rientrano nella categoria "alta visibilità". Del resto quando si opera in prossimità di strade la propria sicurezza è fondamentale e per questo è necessario adottare Dispositivi di Protezione Individuali (D.P.I.) adatti!

La scelta del tessuto tiene conto del ruolo ricoperto dal volontario di protezione civile e, conseguentemente, dei possibili scenari in cui esso può essere chiamato a operare. Ad esempio, il tessuto della uniforme non è adatto per gli incendi, ma del resto c'è il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco per questo tipo di eventi!

All'uniforme si aggiungono i D.P.I. che caso per caso devono essere indossati per operare in sicurezza (scarpe anti infortunistica, guanti, casco, ecc.).